Positivo incontro Terzo Settore e Ministro Poletti

Il 19 marzo il Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Pietro Barbieri, con una delegazione del Coordinamento nazionale, ha incontrato il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Per le Acli ha partecipato il vicepresidente nazionale Stefano Tassinari, che esercita la delega al Terzo Settore.

L'incontro è stato positivo.

 

La prima decisione è stata di avviare una relazione costante tra il Ministero e il forum del Terzo Settore per un confronto sulle politiche di welfare.

 

A seguito della pubblicizzazione della prima bozza della spending review (proposta Cottarelli) il Forum ha chiesto che venga chiarito dal Governo cosa verrà accolto e cosa no, perché la proposta ha suscitato preoccupazioni.

 

“Se la misura dell’aumento dei salari più bassi con un contributo in busta paga di 80 euro netti al mese è positiva - come ribadisce il portavoce -, siamo convinti anche che il piano non possa prescindere da una valutazione scrupolosa delle diverse condizioni delle persone e delle famiglie che se ne avvarranno. La diversità nel poter godere del taglio dell'Irpef è nei carichi familiari e nei bisogni assistenziali che solo un adeguato sistema di welfare è in grado di compensare”. Un sistema di welfare che è sotto finanziato e senza prospettive per il 2015 sui fondi sociali (povertà, non autosufficienza, infanzia, ecc.) e sul quale rischia di abbattersi anche la spending review.

 

Circa la questione sociale, a partire dal contrasto alla povertà, rispetto alle diverse proposte presentate negli scorsi mesi, la richiesta del Forum è stata quella di armonizzarle e trovare le risorse necessarie per un investimento strutturato nel tempo, e non precario come è ancora oggi.

 

Sul tema della valorizzazione del terzo settore attraverso l’inserimento di lavoratori disoccupati e cassintegrati, “chiediamo però - prosegue il portavoce - che venga condiviso con il Forum il processo tenendo conto della necessità di rispettare delicati equilibri". Inoltre è stato chiesto da Stefano Tassinari di inserire questo provvedimento negli investimenti per delle politiche attive del lavoro che conducano effettivamente a progetti personalizzati di riqualificazione e reinserimento, in un processo graduale e sperimentale.

 

Rispetto al tema dell’impresa sociale: “Abbiamo accolto favorevolmente la proposta di istituire un fondo di 500 milioni di euro, ma riteniamo necessaria una valutazione della duplice natura dell’impresa sociale - utilità sociale ma anche non profit - e la definizione di processi di applicazione.”

 

Non sono mancati sul tavolo i temi della stabilizzazione e della eliminazione del tetto per il 5 per mille, delle funzioni già svolte dalla disciolta Agenzia per il Terzo Settore e ora in capo al Ministero, della manutenzione delle Leggi di settore, a partire dalla 383/2000 e 266/1991.

 

L’incontro è stato positivo per iniziare una collaborazione stabile e proficua sui vari aspetti del welfare che negli ultimi anni non hanno visto l’attenzione dei governi, a causa sia della crisi che dei minori finanziamenti.