1° maggio, le Acli contro il primato del denaro per ridare speranza a chi lavora

«Dà fastidio che si parli di etica, dà fastidio che si parli di solidarietà mondiale, dà fastidio che si parli di distribuzione dei beni, dà fastidio che si parli di difendere i posti di lavoro, dà fastidio che si parli della dignità dei deboli, dà fastidio che si parli di un Dio che esige un impegno per la giustizia» (Evangelii Gaudium §203): con papa Francesco le Acli intendono contribuire a dare questo tipo di fastidio, ad affermare che l'attuale sistema economico va profondamente cambiato, - sostiene Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli - Il lavoro in Italia, in Europa, nel mondo subisce le conseguenze di una economia globalizzata ed allo stesso tempo però sempre più chiusa perché anziché distribuire la ricchezza frutto della fatica del lavoro, la concentra nelle mani di pochi speculatori. Non devono più essere le banche e gli interessi finanziari a dettare le riforme sul lavoro ma occorre riaffermare la centralità del lavoro anche come motore del cambiamento in un quadro che veda la politica riprendere le redini e definire le priorità in relazione al bene comune ed alla pace. Occorre abbandonare l'austerità per investire in un progetto di sviluppo sostenibile europeo, e condividere un piano "Italia 2020": un piano industriale che punti sui nostri talenti e vocazioni, sulla fabbrica del futuro, sulla qualità del nostro patrimonio ambientale, agro-alimentare e culturale."

 

Per rilanciare questi temi e per sconfiggere povertà e diseguaglianze le Acli lanciano la campagna “La forza (del) lavoro”. Con la Giornata Circoli in tutte le province le Acli incontreranno i cittadini per proporre il proprio appello di proposte contro la crisi che punta sulla forza del lavoro per riconciliare, dovunque, qualità dell'economia, qualità del lavoro, qualità della vita e qualità delle istituzioni in un progetto di futuro comune. E per essere insieme, accogliendo l'invito dei Vescovi italiani, “con empatia, davanti ai tantissimi drammi sociali”, al popolo colpito dalla crisi.

 

Le Acli sanno presenti alla manifestazione nazionale del Primo Maggio di Pordenone con le Acli provinciali e quelle regionali del Friuli Venezia Giulia, e con la presenza di Stefano Tassinari, vice presidente nazionale e responsabile Lavoro.