Voi stessi date loro da mangiare

La liturgia di questa domenica ci invita a meditare sul fatto che quanto ricevuto in dono deve essere condiviso con i fratelli e Gesù è il primo a fare ciò.

Gesù sente compassione per la folla che lo ha seguito a piedi, mentre lui era andato in barca a ritirarsi in un luogo deserto.

 

Gesù cerca di ritirarsi per poter pregare il Padre per comprendere meglio quanto gli sta accadendo e per quello che è appena capitato a Giovanni Battista, ucciso da Erode. Gesù deve cominciare a fare i conti con una possibile opposizione all’annuncio dell’evangelo e comprendere se il destino di morte è evitabile o meno e se non lo è che significato attribuirgli.

 

Gesù, tuttavia, è interrotto in questo suo meditare dall’arrivo della folla che lo muove a compassione, così da guarire i loro malati. Gesù non si sottrae alla sua missione, che è quella di rendere presente la grazia di Dio che salva.

 

La folla è tanta e per ciascuno Gesù ha un gesto e una parola personale, e così si fa sera. I discepoli sono preoccupati del mangiare e Gesù accoglie questa loro preoccupazione, ma li invita a dare loro stessi da mangiare, cioè di farsi carico dei loro bisogni.

 

I discepoli riconoscono la loro povertà: cinque pani e due pesci, nulla per cinquemila uomini, più le donne e i bambini.

 

Gesù invece ha fiducia nel Padre ed è sicuro che quanto hanno i Dodici è più che sufficiente, perché è tutto ciò che hanno e non fanno difficoltà a condividerlo con gli altri.

 

La benedizione è la capacità di trasmettere la vita. Gesù, pronunciando la benedizione sul cibo che i Dodici gli hanno consegnato con profondo senso della loro inadeguatezza, fa diventare questo poco cibo fonte di vita per tutti coloro che lo avevano seguito in cerca di una parola e di un gesto di salvezza.

 

La sua fiducia nel Padre diventa la forza che trasforma la realtà e fa vivere.

 

 

 

3 agosto 2014 - XVIII Domenica tempo ordinario - Anno A

 

Matteo 14,13-21

 

In quel tempo, avendo udito [della morte di Giovanni Battista], 13 Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo deserto, in disparte.

 

Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città. 14 Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i loro malati.

 

15 Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16 Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare». 17 Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!». 18 Ed egli disse: «Portatemeli qui».

 

19 E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.

 

20 Tutti mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene. 21 Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini.

 

Scritto da Marco Bonarini